FATTORIA DI MARENA
VITA E STORIE DI FATTORIA
UNA TERRA CHE E' FAMIGLIA, STORIA, CULTURA
Come mostrare l'orgoglio e l'affetto che ci legano a questa terra? Terra che e' anche famiglia, storia, cultura. Come raccontare la nostra esperienza per condividerla con i nostri ospiti e anche con chi ci incontra per la prima volta su Internet?Storia della Famiglia Nati Poltri e della Fattoria
"Donato o Nato fu il capostipite della nostra famiglia. Dobbiamo supporre che sia vissuto a Firenze. Fu quasi contemporaneo di Dante
(che mori' nel 1321). Possiamo immaginare che sia nato negli anni in cui si affermava a Firenze la Signoria dei Priori delle Arti,
che da ragazzo abbia sentito i sopravvissuti narrare come nella pianura di Campaldino presso Poppi le truppe Guelfe di Firenze
avessero sbaragliato con un ardito attacco laterale i Ghibellini guidati da Guglielmo degli Ubertini Vescovo di Arezzo e da Bonconte
da Montefeltro (1289). Possiamo immaginare che si sia mescolato ai curiosi che seguivano la costruzione del Duomo (iniziata attorno al 1296)
ed abbia visto Giotto dipingere la storia di S. Francesco nella cappella dei Bardi in S. Croce."
Cosi' comincia la storia (scritta da Alessandro Nati Poltri nel 2005) della famiglia Nati
(dal 1750 Nati Poltri), proprietaria della Fattoria di Marena dal 1689 ad oggi. La storia di famiglia che conosciamo inizia nel 1350, quando un Silvester Nati
(=figlio di Donato o Nato) viene eletto Priore a Firenze. Appartiene all'arte dei "Cassettari" (falegnami di cassapanche)
e cio' spiega lo stemma di famiglia: un nastro dentato (sega) e due stelle. A Silvester seguirono Filippo e poi Donato
che passo' all'arte maggiore dei "Campsores" (cambiatori) e trascorse molti anni a Venezia, ed il figlio di Donato,
Sebastiano (Bastiano) che per primo acquisto' beni nella valle del Casentino ed inizio' ad occuparsi di agricoltura,
proprio a lui si riferisce infatti un documento che riguarda una lite per "uno bove sibi vendito" nel 1467,
data che viene considerata l'inizio certo della attivita' agricola e zootecnica della famiglia.
Suo nipote Francesco fu cavaliere,
"Capitano e Connestabile" e combatte' con Giovanni dalle Bande Nere. Fu apprezzato dalla famiglia Medici, che l'autorizzo' ad aggiungere
al suo lo stemma mediceo. Segue una lunga serie di medici ed avvocati: il primo Pietro (Piero) Nati fu medico, visse a Firenze,
sposo' Alessandra Capponi e fu seppellito in Ognissanti, ove ne e' ancora visibile la tomba. Il nipote, Piero Nati II, nacque nel 1624,
visse a Firenze e diresse l'Orto Botanico di Pisa (fondato da Cosimo dei Medici nel 1544).
Nel 1674 pubblico' un opuscolo dal titolo "Florentina Phitologica Observatio de malo limonia citrata-aurantia Florentiae vulgo La Bizzarria"
, descrivendo un singolare tipo di agrume osservato nell'orto dei Panciatichi nel 1630 (secondo alcuni nel 1644): un ibrido d'innesto che
aveva suscitato la meraviglia degli studiosi e del popolo (si tratta di citrus aurantium bizzarria). Fu compagno di studi e corrispondente
dell'aretino Francesco Redi e di Francesco Folli di Poppi. Pietro Nati compro' la Fattoria di Marena nel 1689, all'asta, mori' nel 1715.
Ci fu quindi Francesco, che fu medico ed ebbe in cura a Livorno Carlo di Borbone, che doveva succedere a Gian Gastone dei Medici (ma poi divenne Re di Napoli). Francesco non ebbe figli ma si prese cura dei nipoti: Nato Andrea, Pietro Gasparo (che fu medico del Vicere' Corsini e dell'esercito borbonico a Palermo) Andrea Vitaliano. Figlio di Pietro Gasparo fu Lodovico, che ebbe in sposa Johanna Humbourg (sorella Alessandro Humbourg, importante personaggio della corte di Pietro Leopoldo di Lorena). Figlio di Lodovico e Johanna fu Cesare, laureato in legge ma che mai esercito' la professione poiche' preferi' dedicarsi alla agricoltura ed alla selvicoltura, tanto da meritarsi il soprannome di " San Pinolo". Rivesti' cariche pubbliche in Bibbiena. Suo figlio, il Commendatore Alessandro, lo segui' nella passione per la politica e la selvicoltura, fondando la "Pro Montibus et Silvis Aretina" . Suo figlio fu Nato, che mori' a 42 anni per un incidente automobilistico. Nato ed Eleonora Marcucci Poltri ebbero 2 figli: Gian Piero ed Alessandro. Assieme i due fratelli hanno apportato migliorie ed innovazioni ed ottenuto importanti riconoscimenti per l'attivita' agricola, zootecnica e per la selvicoltura. solo negli anni'80 le proprieta' e le strade imprenditoriali si sono divise, pur lasciando intatti i vincoli affettivi e gli stretti rapporti di collaborazione. Proprio in quegli anni Alessandro, con l'aiuto della moglie Anna Maria e poi dei figli ha affiancato alla attivita' agricola quella agrituristica e indirizzato l'allevamento zootecnico verso la selezione della razza chianina.